Una guarigione corretta richiede un lavoro simultaneo su tutti e 5 i livelli.

Un esempio (basato su un caso reale della mia pratica):

Il primo livelloIl primo livello, il corpo fisico, è la sede della medicina ortomolecolare e convenzionale. Supponiamo che un giovane paziente abbia una diagnosi clinica di "anoressia ner- vosa" (=anorexia nervosa). Sappiamo che circa l'85% di questi pazienti presenta una carenza clinica di zinco. Pertanto, la diagnosi effettiva al primo livello sarebbe "carenza di zinco". Se la donna riceve per tutta la vita integratori di zincoprobabilmente rimarrà ragionevolmente in salute.

Tuttavia, quando guardiamo al livello successivo, il secondo livelloil corpo energetico, potremmo scoprire che soffre di una sindrome da malassorbimento nascosta (un'alterata utilizzazione dei nutrienti, un disturbo digestivo) causata da un'iperattività del plesso simpatico celiaco (che porta a una contrazione dei vasi linfatici e sanguigni assorbenti nell'intestino). Questa condizione risponde bene a agopuntura o terapia neurale. Il paziente ricomincerebbe ad assorbire lo zinco dagli alimenti e diventerebbe sano anche senza integratori di zinco. Il secondo livello ha un effetto organizzativo sul primo.

Esaminiamo ora il terzo livello, il campo mentaleLa giovane donna potrebbe avere un conflitto irrisolto con il padre, che durante l'infanzia è stato molto dominante, severo, punitivo, critico e forse violento. Il ricordo irrisolto nel suo sistema limbico è la causa della stimolazione dell'ipotalamo e dell'invio di informazioni di stress simpatico al ganglio centrale, che ora si trova in uno stato di eccitazione cronica. Individuare e risolvere questo conflitto con metodi mirati come la psico-cinesiologia applicata psico-cinesiologia applicata (PK), elimina il centro problematico nel sistema limbico. Il ganglio centrale si raffredda gradualmente e il paziente ricomincia ad assorbire lo zinco - e diventa sano! Il terzo livello ha un effetto organizzativo sul secondo e quindi anche sul primo!

Tuttavia, senza l'assunzione di cibo (primo livello) e senza un sistema nervoso autonomo funzionante (secondo livello), il paziente non avrebbe l'energia e la memoria funzionante,

che è necessario per ricordare il passato e quindi per lavorare sul terzo livello in modo curativo. È quindi meglio che il paziente lavori su tutti i livelli contemporaneamente - in questo caso, ad esempio, assumendo zinco durante il primo periodo di trattamento.

Passiamo ora al quarto livello il corpo del sogno o corpo intuitivo. Una costellazione familiare tipica di una giovane donna affetta da anoressia si presenta così: Invisibile a qualsiasi estraneo, compresi i bambini della famiglia, il padre è stato rifiutato dalla madre e sottilmente espulso dalla famiglia dalla moglie. La paziente, invece, è fedele al padre emarginato e "crede fermamente" che se lei scompare, il padre resterà. L'anoressia è un modo per la cliente di scomparire. Il comportamento dominante del padre era il suo modo di rispondere al rifiuto della moglie.

Questa situazione può essere sanata, ad esempio, attraverso una costellazione familiare in cui il bambino dice al padre: "Caro papà! Quello che è successo tra te e la mamma non mi riguarda. Io sono solo tuo figlio. Voi siete gli adulti. Confido che tu possa gestire le cose con la mamma da solo! Siate gentili con me se rimango". E alla mamma: "Cara mamma. Sono solo il tuo bambino. Ti prego di guardarmi con benevolenza quando sto accanto a mio padre. Lui è il padre giusto e unico per me".

La guarigione a questo livello spesso porta all'immediata scomparsa dei conflitti irrisolti associati al terzo livello e, in questo caso, alla scomparsa della disfunzione del ganglio centrale e quindi immediatamente a un migliore assorbimento dello zinco.

Che dire del quinto livelloil "corpo-spirito"? Sarebbe un buon inizio se sia il medico curante che il paziente fossero gratificati dalla guarigione dopo la risoluzione del problema fisico. Per il cliente, una conclusione appropriata sul quinto livello potrebbe essere quella di fare qualcosa di "fare qualcosa di "buono", pregare o meditare o forse di vivere in modo più consapevole.